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sentimento dell’autore sulla tragedia 61


Quella d’Augusto con Settimmio serve per far conoscere Augusto, e vedendolo cosí briccone, ognuno deve necessariamente compatire maggiormente Antonio, che ne deve esser la vittima.

ATTO QUARTO

Ecco il vortice, da cui non ebbi abilitá bastante a fuggire. Era il quart’atto pieno di situazioni bellissime, ma difficili, e tutte quante le ho sbagliate.

Augusto con Cleopatra, vale a dire due, che si vogliono reciprocamente ingannare, questa prima situazione esigeva un pennello piú delicato, e colori piú fini. Cleopatra fa la pettegola, ed Augusto fa a l’amore come uno scolaro, che esce di collegio.

Viene poi Antonio; e resta la cosa delicatissima a trattarsi; Augusto, e Cleopatra s’ingannano fra loro; quí si riuniscono per ingannar Antonio, il quale fa una uscita da spaccamonte, infuria per gelosia, indi a poco, scordata affatto la gelosia prega Augusto a favore di Cleopatra, Cleopatra prega Augusto a favore di lei stessa, e d’Antonio; insomma questa farsa bassissima, (che io non saprei qual altro nome prestarle), non mi piace, e non val niente; non è se non bassa, e atroce, mentre doveva essere artifiziosa, e nobile.

Del resto, pare che non v’era neppure questa necessitá di fare assassinare Antonio, poiché lui dal terz’atto, non vuole se non morire; ma siccome, non sempre gli innamorati, su questo, son degni di fede, m’ha parso perciò, che la regina giá ingannata due volte nella sua speranza di vedere Antonio estinto nelle due battaglie, non doveva piú vacillare a compire piú sicuramente il suo delitto.

L’ultima scena in cui Cleopatra ordina a Diomede di assassinare Antonio, è scritta con energia, con rabbia, e furore, forse non verisimile nella persona di Cleopatra, mentre poi Antonio non l’aveva offesa, e non era verso di lei colpevole, se non di troppo amore; ma era necessario, che fosse codesta parlata infocata, affine di risolvere Diomede ad una tale atrocitá, che doveva costar moltissimo ad un personaggio pieno di probitá e di virtú. Per questo la regina gli dice che Antonio l’ha voluta tradire lei stessa, per questo non lo lascia né riflettere, né rispondere.

Questa scena difettosa quanto all’intreccio della tragedia, fa