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142 rime varie


Si apparecchia costà, per quel ch’io sento
Pel risanito Re pomposa festa:1
72 Ben di letizia è ricco l’argomento.
Maraviglia davver fu espressa2 questa
(Tale ai saggi almen par), non ch’ei trovasse
75 Ma ch’ei smarrir potesse un Re la testa.3
Se ne rallegri or dunque Londra, e passe
Il bel nuovo miracolo ai futuri,
78 Per tornagusto a quei ch’un Re noiasse.
Tu scaccia intanto i pensamenti oscuri;
E allo scriver sol pensa, a scriver nato;
81 Ché non è cosa al mondo altra che duri.4
Amami; e riedi ove ognor sei bramato.5


CXLIV e CXLV.6

Parigi sbastigliato.

Populum meum exactores sui spoliaverunt,
et mulieres dominatæ suut eis.


Isaia, cap. III, verso 12.


Introduzione.

Alti-sonante imperïosa tromba
Posta s’è a bocca una feroce Diva,


    tions, la société officielle des Anglais le glaçait; la tristesse et la morgue britanniques lui étaient insupportables; la pruderie dans la conversation lui paraissait parfaitement ridicule, et faisait à ses yeux un contraste singulier avec les moeurs faciles de jeunes filles qu’il n’était pas impossible de rencontrer dans des réunions où la gaieté juvénile agitait ses grelots sans pour cela dégénérer en orgie comme on l’entend aujourd’hui». Uncinare, cavar fuori a fatica.

  1. 71. «Il re Giorgio III regnante, per una non so qual malattia diede volta al cervello, e rimase alcuni mesi affatto fuor di sé. Il dotto trattamento fattogli da alcuni esperti medici lo ripristinò poi perfettamente in salute ed in quella mente stessa ch’egli avea avuta prima dell’ammalarsi». (Nota dell’A.)
  2. 73. Espressa, manifesta.
  3. 75. È facile sottintendere: non avendola mai avuta.
  4. 81. Rifacimento del già cit. v. del Petrarca:
    Ahi, null’altro che pianto al mondo dura!
  5. 82. Anche la Contessa nella cit. lett. scriveva allo Chénier: «Revenez bien vite, puisque vous ne pouvez pas passer l’été en Angleterre, soyez persuadé que j’aurais un grand plaisir à vous voir et à vous entendre. Le comte Alfieri me charge de vous dire la même chose».
  6. Abbiamo veduto nel Capitolo ad Andrea Chénier come l’A. salutasse con gioia i primi albóri della Rivoluzione francese, non prevedendo, forse, quale sarebbe stato il corso degli avvenimenti e pensando che quella a cui egli assisteva fosse la fine e non già l’inizio del piú grande dramma della storia moderna. Allorché il popolo, fatto cosciente de’ suoi diritti, mosse, il 14