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10 vittorio alfieri


XV.

Uom, cui nel petto irresistibil ferve
Vera di gloria alta divina brama;
Nato in contrada ove ad un sol si serve,
Come acquistar mai puossi eterna fama?

Dal volgo pria dell’alme a lui conserve
Si spicca, e poggia a libertà che il chiama,
Attergandosi e l’ire e le proterve
Voglie del Sir, che la viltà sol ama.

Ma poi convinto, che impossibil fora
Patria trovar per chi senz’essa è nato,
Benchè lungi, al suo nido ei pensa ognora.

Liberarlo col brando non gli è dato;
Con penna dunque in un se stesso onora
E a’ suoi conoscer fa lor servo stato.

XVI.

Lunga è l’arte sublime, il viver breve,
Ardua l’impresa; e l’alto artefice anco
Ostacol sempre al bello ardir riceve:
Ecco perchè lo egregio stil vien manco.

E qual più in copia ad Ippocréne beve
Quanto ei potria dell’ali armar più il fianco,
Tanto vie meno ad un tal uom fia lieve
Lo scriver forte, veritiero, e franco.

Ahi tirannia, che il mondo empia contristi!
Che tutto guasti, e disnaturi, e uccidi;
E più si abbuja, maggior luce acquisti;

De’ soffocati ingegni altera ridi;
Ma, verrà il dì, che i pianti pur fien misti
A’ rei trionfi in cui stolta ti affidi.