Pagina:Alfredo Panzini - Il diavolo nella mia libreria.djvu/18

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L’eredità di mia zia.


Q

uesti libri mi sono pervenuti da una eredità.

Anzi l’inventario dice:

«V° nella legnaia: Un cassone di abete, pieno di vecchia cartaccia e libri, L. 8».

Dunque i libri erano in un cassone di abete, nella legnaia, e il loro valore fu stimato in lire otto nell’inventario.

Povera zia, che la luce del Signore mai per te non si spenga; ma tutta la sua eredità valeva poco di più!

Sul cassone dei libri v’era un’olla olearia ma vuota di olio; v’era il «prete», con cui la povera zia si scaldava il letto nel tempo felice in cui era in vita la buon’anima di suo marito. Dopo credo che abbia smesso; un po’ per economia, un po’ perchè per