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12 Il diavolo nella mia libreria ::


lei così grama, bastava lo scaldino, oramai.

Oltre al «prete» vi era sul cassone enorme un mortaio di marmo, dentro il quale due affezionate galline facevano l’uovo per il caffè della povera zia, e per il fioretto col brodo.

Esisteva anche un gatto di nome Tombolino, che mi parve come il custode del cassone.

Esistevano anche, nell’orto, due peri, che facevano le grosse pere; ma la povera zia le vedeva soltanto e non poteva dire se erano buone, perchè i vicini non aspettavano che fossero mature per rubarle.

La natura era buona con la povera zia; e così il gatto e le galline: ma gli uomini, no. Ella si consolava andando in chiesa a pregare per tutti!

«Quest’autunno — mi diceva la zia con la sua piccola voce — quando verrai quassù, tu rimani un giorno o due, e vedi se fra quei libri c’è qualche cosa che vada bene per te».

«Ma te li metterò tutti in ordine, cara zia, i tuoi libri».