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:: L'eredità di mia zia 19

sero così come vien viene, alla rinfusa. Insaccarono.

E i sacchi furono dodici.

Dodici balle di filosofia, di morale, di teologia, di lettere, di scienze (nonchè gli emblemi della patria) debitamente legate, caricate sopra un biroccio tirato da un asinello.

Poi condussi i due contadini a far colazione all’osteria, dove mangiarono una frittata di dodici uova con tanta cipolla soffritta.

Essi erano soddisfatti del lavoro compiuto, e pieni di onesto appetito. Io no!

Dicevano, mangiando la bella frittata: «Che tanfo di roba marcia».

«Certo ha più buon odore il grano quando si insacca».

Bevvero anche: essi con volontà, io con amarezza. Io ricercavo nella mia mente in che cosa i due contadini fossero superiori a me. «Ah, ecco! Essi non pensano ai Novissimi»

Diedi ordine di portar via, oltre ai dodici sacchi dei libri, le due galline, le quali