Pagina:Algarotti, Francesco - Saggi, 1963 - BEIC 1729548.djvu/328

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322 la giornata di zama

poco larga e grossa; ma piuttosto nel batterla da ogni lato e nello accerchiarla, come può fare un’ordinanza assai distesa e non così grossa. Tant’è, che non resta veruna immaginabile sembianza di colonna allora appunto che dovendosi attaccare il nerbo delle forze di Annibale, sarebbe stata al maggior uopo di Scipione.

Veramente egli è un vecchio costume e quasi diritto de’ comentatori, non già di chiarire i sensi dell’autore che prendono a chiosare ma di cercar piuttosto e ripescarvi per entro i propri loro concetti. E niuno forse quanto il Folard, di tal diritto si mostrò egualmente tenero e geloso. Suole egli far dire a Polibio e agli altri autori che nel lunghissimo suo comento prende per mano, quello che in conto niuno trovasi nel testo, ne distorce i sensi, gli accomoda, gli rivolge a talento suo; e per tal via giugne agevolmente a vedervi per entro e a formare la sua colonna.

Egli è maraviglioso come con tali aiuti trovato non abbia negli antichi scrittori un assai maggior numero ancora di autorità e di esempi, che ricavati non ne ha al suo sistema favorevoli. E singolarmente dovrà parere assai strano che, giocando egli di fantasia come fa, non abbia saputo ravvisare alcuna ombra di colonne in tutta quanta la Tattica di Giulio Cesare, la cui autorità sarebbe stata per lui di grandissimo peso, secondo che confessa egli medesimo 1. Se non che al considerare la teorica del francese e la pratica del romano, niente vi ha di più diametralmente opposto in effetto: e vengan quanti sofisti fur mai, non ci è verso né via di assestare i precetti dell’uno cogli esempi dell’altro. La miglior maniera di combattere un nemico, diffinisce positivamente il Folard 2, che ti sia superiore di forze, è ordinar le tue fanterie in una schiera di colonne con un retroguardo, o riserva de’ Dragoni dell’esercito; senza darti travaglio che il nemico spieghi una fronte maggiore della tua. E Giulio Cesare

  1. «Une autorité comme celle de César, seroit d’un grand poids dans le sujet que je traite; mais il me paroît que la Colonne lui fut inconnue; je n’en vois aucune trace dans ses Commentaires, aucun de ses Historiens n’en a parlé»: Traité de la Colonne, Autoritez et exemples de la Colonne, tom. I, chap. IX.
  2. Observations sur la bataille de Zama etc., paragr. III.