Pagina:Algarotti, Francesco - Saggi, 1963 - BEIC 1729548.djvu/329

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la giornata di zama 323

trovandosi negli stessi termini per appunto a Farsaglia, tutto all’opposto spiegò gli ordini, benché per le poche genti che avea, la lunghezza delle sue file tornasse minore assai di quelle di Pompeo; fece in somma a tutto potere di ordinare il suo esercito d’egual fronte a quella del nemico, in tutt’altro confidando che nella ordinanza delle colonne 1. E Agricola, uomo nell’armi anch’esso riputatissimo, e degno di consumare in Inghilterra la impresa incominciata da Giulio Cesare, dubitando al monte Grampio non i nemici, di assai maggior numero, lo attaccassero a un tempo dalla fronte e da’ fianchi, allargò le file, sebben faceva men serrata battaglia2.

Ma non meno che Giulio Cesare a Farsaglia, pare assai chiaro che contro al Folard faccia Scipione a Zama, la cui autorità guidar dove a e far trionfare la Colonna, ed era il più solenne argomento e quasi l’Achille del nuovo sistema militare.

  1. De Bello Civ., Lib. III.
  2. «Tum Agricola, superante hostium multitude, veritus ne simul in frontem simul et latera suorum pugnaretur, diductis ordinibus, quamquam porrectior acies futura erat, et arcessendas plerique legiones admonebant, promptior in spem et firmus adversis, dimisso equo, pedes ante vexilla constitit»: Tacitus, in Agricola, [35].