Pagina:Alighieri, Dante – La Divina Commedia, 1933 – BEIC 1730903.djvu/313

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purgatorio - canto xxxiii 307

     S’io avessi, lettor, piú lungo spazio
da scrivere, i’ pur cantere’ in parte
138lo dolce ber che mai non m’avría sazio;
     ma perché piene son tutte le carte
ordite a questa cantica seconda,
141non mi lascia piú ir lo fren de l’arte.
     Io ritornai da la santissima onda
rifatto sí come piante novelle
144rinnovellate di novella fronda,
     puro e disposto a salire a le stelle.