Pagina:Alighieri, Dante – La Divina Commedia, 1933 – BEIC 1730903.djvu/430

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424 la divina commedia

     per Moisè, per profeti e per salmi,
per l’ Evangelio, e per voi che scriveste
138poi che l’ardente Spirto vi fe’ almi.
     E credo in tre persone eterne, e queste
credo una essenza sí una e sí trina,
141che soffera congiunto ‛ sono ’ ed ‛ este ’.
     De la profonda condizion divina
ch’io tocco mo, la mente mi sigilla
144piú volte l’evangelica dottrina.
     Quest’è il principio, quest’è la favilla
che si dilata in fiamma poi vivace,
147e come stella in cielo in me scintilla».
     Come ’l signor ch’ascolta quel che i piace,
da indi abbraccia il servo, gratulando
150per la novella, tosto ch’el si tace;
     cosí benedicendomi cantando,
tre volte cinse me, sí com’io tacqui,
153l’apostolico lume al cui comando
     io avea detto; sí nel dir li piacqui.