Pagina:Alighieri, Giuliani - Opere latine vol I - 1878.djvu/138

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COMMENTI. 119


forma più adattata ai nobili componimenti e già tanto quanto illustrata dagli eloquenti Poeti, che sì l’usarono con dolcezza ed accorgimento. Ma in siffatta ricerca dovette eziandio accennare a quanto ci serve per comprendere intero il concetto risguardante il Volgare italico. Nè questo gli parve che si diversificasse poi gran fatto dal Volgare de’ Toscani, ridotto a miglior forma secondo la Grammatica od il Latino degli antichi Maestri. Del resto, dovremo riconoscere a prova, che il Volgare illustre non è se non quell’ottima parte, che dell’italico Volgare deve eleggersi, quando si vogliono comporre Canzoni, ordinate a trattare gravi materie in istile tragico o superiore.

In cambio di «pervium callem,» che certo è la vera lezione, il Trissino deve aver ravvisato «parvum» nel suo Codice, giacchè l’interpreta per un piccolo calle. Sopra che vuolsi attendere come ii nostro Autore in questa investigazione séguiti pur il proprio metodo, che è di appianarsi la via, togliendo innanzi tutto gli ostacoli, sieno difficolta o impugnazioni od errori, che possano in alcuna maniera offendere la luce del vero, se non intenebrarla. Così prima si riprova lo falso, acciocchè, fugate le male opinioni, la verità poi più liberamente sia ricevuta: Conv., iv, 2.

7. Protestantes, eosdem in nulla Vulgaris Eloquentiæ ratione fore tangendos. Sì gli si mostrava tristo e deforme il Volgare de’ Romani, che, rispetto alla Volgar Eloquenza, non s’avesse neanco a toccare di loro, che cioè di loro non si dovesse per alcun verso render cenno. E questo disdegno, per verità, è un po’ troppo. Que’ Romani dicevano me sura per mia suora o sorella, e quinte o chinte per che o chente: e me e sura e nura persistono tuttora nell’idioma della Sabina.

14. Chignamente sciate state. L’Edizione principe porta scate fiate, laddove il Codice Triv. ha sciate state, che, tolto il difetto della pronunzia, torna a un medesimo che siate state. Quanto a chignamente, che, per avviso del Corbinelli, corrisponde all’avverbio chinchimente e usavasi ancor nel Cinquecento dagli Anconitani, verrebbe a significare qualmente o come. Passando per la Marca d’Ancona, e nel conversare