Pagina:Alighieri, Giuliani - Opere latine vol I - 1878.djvu/14

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PREFAZIONE.




Trascorsa gran parte della mia vita nello studio e nell’interpretazione della Commedia di Dante, mi convenne benanco d’attendere alle sue Opere minori, dacchè tutte, qual più qual meno, per varia guisa si collegano al Poema, in cui la mente del sovrano Maestro si raccolse intera ed espressa. Ond’è che, non appena fui al termine della lunga fatica del commentare e ridurre ad una miglior lezione la Vita Nuova, il Canzoniere e massimamente il Convito, io m’applicai coraggioso a un nuovo commento per reintegrare nel Testo le rimanenti Opere, ch’ei scrisse in Latino. Nè in ciò seppi discostarmi punto dal metodo, che dovetti prescrivermi con rigida legge. La quale mi s’è oramai connaturata in abitudine d’intelletto, nulla potendo smovermi dalla sentita necessità di seguire in tutto e per tutto la Ragione di Dante, come l’ottimo de’ Codici e il più sicuro.

Se non che mi parve da osservarsi principalmente l’ordine particolare, in che quelle Opere furono dettate e voglion essere disposte. Ho quindi dato il primo luogo al De Vulgari Eloquentia, senza poi rimanermi dubbioso di fargli succedere il De Monar-