Pagina:Alighieri, Giuliani - Opere latine vol I - 1878.djvu/164

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COMMENTI. 145


mantenendo la negativa «nec,» talchè si dovesse leggere «nec usquam (forse «nullibi») apparentem.» Se non che questo risulterebbe in contraddizione con «ubique redolentem;» che vien opportuno a dinotare come quella cotal belva, alla quale si dirizza la caccia, dà sentore di sè in tutte le parti, appunto perchè più qua che là, nell’un verso o nell’altro, vi apparisce. Laonde per quanto abbiam premesso bisogna eziandio conchiudere, che ad «apparentem» deve sostituirsi «residentem» ovvero «manentem,» quando già non si voglia contrariar all’espressa e chiara intenzione di Dante, ed interpretare col Trissino: Acciò che quella (pantera), che in ogni luogo si sente e in ogni luogo appare, ec.

8. Ponderentur et illinc, etc. Tra «ponderentur» e «illinc» il Fraticelli segnò due punti, invece della virgola che occorre nella lezione comune; ma il Böhmer ben s’accorse che non si potevan reggere per niun modo. Ed anco rimettendovi la virgola, non gli parve ragionevole di mantenere «et illinc,» che dopo «quo» (lin. 7) mal s’accomoderebbe al caso. Quindi potè egli dar nel vero col supporre che s’avesse a scrivere «ut illinc,» onde costrutto riesce difatti più regolare e intero.

9. Sicut in numero cuncta mensurantur uno, giacchè deriva Dall’un, se si conosce, il cinque e il sei, e così qualsiasi altro numero: Par., xv, 54. E questo risulta poi tanto maggiore, quanto più è distante dall’uno. In cambio di «sicut,» al Böhmer piacerebbe di scrivere «sic,» che s’accorda meglio con «et sic in coloribus:» lin. 10. Ma nondimeno la forma correlativa qui richiede in prima l’altra particella, similmente a ciò che vedremo più oltre: Cap. xix, lin. 8.

11. In coloribus omnes Albo mensurantur; nam visibiles magis dicuntur et minus, secondo che più o meno s’accostano al Bianco, dacchè la Bianchezza, considerata in astratto, non riceve il più nè il meno: Mon., i, 13. E però ch’essa è colore pieno di luce corporale più che null’altro, rende più visibili le cose, cui si unisce, essendo propriamente visibile solo il colore e la luce: Conv., iii, 9; iv, 22.

21. Nam, in quantum simpliciter ut homines agi-

Dante, Opere latine. 10