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174 DE VULGARI ELOQUENTIA.


giato con tanto desiderio e già assegnatogli da Bonifacio VIII con rinnovata promessa: Purg., xx, 11.

41. «Si per mon Sobre-Totz no fos.» Secondo il Nannucci, Mio Sopra Tutti era il vicenome che Gerardo Bornello dava alla sua Donna.

45. «Tam m’abelhis l’amoros pensamens,» viene a dire: Tanto m’abbellisce (m’aggrada) lamoroso pensamento: Purg., xxvi, 140. Questa Canzone di Folchetto da Marsiglia (Par., ix, 94) è riportata dal Raynouard nel suo dotto e pregiatissimo libro: Choix des Poesies des Trobadours. Paris, 1816, Vol. iii, pag. 149.

47. «Sols sui qui sai lo sobrafan, que m sortz,» cioè: Sol io sono, che so il sopraffanno, che mi sorge, ec. Veggasi la suddetta Raccolta del Raynouard: Vol. v, pag. 35.

49. «Nuls hom no pot complir adreitamen,» s’interpreta dal Nannucci: Null’uomo non può compire dirittamente. Amerigo di Belinoi (o Belinei o Belenuci, che dir si voglia), al quale si attribuisce questa Canzone, pur ricordata dal sì lodato Compilatore (Vol. v, pag. 5), si fu di Bordates, del Castello Lesparra. Egli s’innamorò di Gentils de Ruis; e, dopo varie e fortunose vicende, pare che siasi ridotto in Catalogna, dove finì sua misera vita.

51. Si com l’arbres que per sobrecarcar, ec,» vale: Se come l’albero per sopraccaricarsi, ec. Amerigo di Peculiano (de Peguilain), originato da un probo mercante Tolosano, s’acquistò pur qualche nome fra i Trovatori, dispiegando molta facilità e prontezza specialmente nelll’uso delle similitudini. Lungo tempo si trattenne in Tolosa, percorse poi la Lombardia e altri paesi; ma non sappiamo quando morisse, nè dove.

62. Nisi per hujusmodi exempla possumus indicare. Sebbene tutti i Testi mostrino qui chiaro il vocabolo «indicare,» nondimeno io m’assicuro che «judicare» debba essere la vera lezione, non disconvenevole all’antecedente costrutto, e raffermata dal Trissino nel suo Volgarizzamento.

63. Fortassis utilissintum foret ad illam habituandam regulatos vidisse Poetas. Affine che altri possa prender abito