Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/128

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Piangeueſi entro larte perche morta
     dey damia anchor ſi duol dacchille
     et delpalladio pena uiſi porta
Sei poſſon dentro daquelle fauille
     parlar diſſio maeſtro aſſa temprego65
     et ripriego chel priego uagla mille
Che non mi facci delattender niego
     fin chelafiamma cornuta qua uegna
     uedi che deldiſſio uer leimi piego
Et elli ame latua preghiera e degna70
     dimolta loda et io pero lacepto
     ma fa che latua lingua ſi ſoſtegna
Laſcia parlare ame chio concepto
     cio che tu uuoi che ſarebbero ſchiui
     perche fur greci forſe del tuo detto75
Puoi che la fiamma fu uenuta quiui
     doue parue almio duca tempo et loco
     inqueſta forma lui parlar audiui
Ouoi che ſiete due dentro adun focho
     ſio meritai diuoi mentre che uiſſi80
     ſio meritai diuoi aſſai opocho
Quando 1elmondo lialti uerſi ſcriſli
     noui mouete malun diuoi dica
     doue perlui perduto amorir giſſi
Lomaggior corno della fiamma antica85
     comincio acrollarſi mormorando
     pur come quella cui uento affaticha
Indi lacima qua et la menando
     come foſſe lalingua che parlaſſe
     gitto uoce difuori et diſſe quando 90

  1. n