Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/129

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Mi diparti darcirce che ſoctraſe
     me piu dunanno lapreſſo agaeta
     prima che ſi Enea lanomaſſe
Ne dolcezza difiglio ne lapieta
     del vecchio padre nel debito amore95
     loqual douea penelope far lieta
Vincer potero dentro ame lardore
     chiebbi adiuenir del mondo ſperto
     et delicitii humani et del calore
Ma miſſi me perlalto mare aperto100
     ſolconun legno et conquella compagna
     picciola dalaquale non fui diſerto
Lun lito et laltro uidi infin laſpagna
     fin nel morrocco et liſola deſardi
     et laltre che quel mare intorno bagna105
Io ecompagni erauan uecchi et tardi
     quando uenimo aquella ſoce ſtretta
     doue hercule ſegnoſuoi riguardi
Accio chelhuom piu oltre non ſimetta
     dalman dextra milaſcia ſibilia110
     dalaltra gia mauea laſciata ſetta
Ofrati diſſiche percento milia
     perigli ſiete giunti alloccidente
     et queſta tanto picciola uigilia
Denoſtri ſenſi che derimanente115
     non uoglate negar laſperienza
     diretro allol delmondo ſanza gente
Conſiderate lacoſtra ſemenza
     fatti non ſoſti auiuer come bruti
     ma perſeguir uirtute et canoſcenza 120