Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/155

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Et come albéro innaue ſiletoe


CANTO XXXII tracta detraditori diloro ſchiacta et diloro patria che ſono nel pozzo dinferno

SS
Io aueſſı lerime aſpre et chiocce

come ſiconuerrebbe altriſto buco
ſoural qual pontā tutte laltre rocce
Io premerei dimio concepto illuco
     piu pienamente ma perchio non labbo5
     non ſanza tema adicer miconduco
Che none impreſa dapiglare agabbo
     diſcriuer fondo atutto luniverſo
     ne alingua che chiami mamma et babbo
Maquelle donne aiutino ilmio uerſo10
     caiutaro amphione achiuder thebe
     ſi che dalfatto ildir nonſia diverſo
Oſoara tutte malcreata plebe
     che ſtai neluogo oue parlar e duro
     mei foſte ſtate qui pecore ozebe15
Come noi fumo giu nelpozzo obſcuro
     ſotto pic delgigante aſſai piu baſſı
     et io miraua ancora alalto muro
Dicere udimi guarda come paſſi
     uaſi che tu non calchi conlepiante20
     leteſte defratei miſeri laſſi
Perchio micolli et uidemi dauante
     et ſotto piedi unlago che pergielo
     auea diuetro et non dacqua ſebiante