Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/181

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Noi andavan tutti fiff, et actenti alleſue note et ecco ilueglio honeſto gridando:chee cio ſpiriti lenti. Qual negligenza quale ſtare equeſto.. correte almonte aſpoglarui loſcoglio cheſler non laſcia uoi dio manifeſto Et come ricoglendo biada ologlio licolombi adunati alapaſtura queti ſanza moſtrar luſato orgoglio Se coſa appare ondegli abbian paura fubitamente laſciano ſtarleſca percaſaliti ſon demaggior cura Coſi uidio quella maſnada freſca laſciar locanto et gire inuer lacoſta come buom cheua neſa doue ſarreſca di Nela noſtra partita fu men toſta:·

CANTO.III. tracta dela fecõda qualita dicoloro che pcagione dalcuna uioléza che riceuettono tardaro diqui allaloro fine åpeb terſi et cõfeffarſi deloro falli ſiccome ſono quelli chemuoiono incontumacia defancta chieſa ſcomunicati-liquali ſono puniti iquel piano inexemplo dicotali peccatori nomina tra coſtoro il re manfredi:

AVegna chelaſubitana fugha diſpergeffe color perla campagna ricolti almonte oue ragion nefruga