Vai al contenuto

Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/189

Da Wikisource.

Tu uedresti il zodiaco robeccbio ancor allorse più stretto rotare se non uscisse fuor del camin ueccbio Come ciò Fia Teluuo poter penFare dentro raccolto imagina Fioa conquefto monte inlulaterra ftare Si camendue anno unfol orizon et diuerFi bemifperii onde Iaftrada cbcmal non Teppe carreggiar pbeton Vedrai coma coftui conuien che uada dalun quandaccolui dalaltro Fianco Telontelletto tuo ben chiaro bada Certo maeftro mio diffì unquanco nonuid^io chiaro Ticcomio diTcerno ladoue mio ingegno parea manco Cbelmezzo cerchio delmoto Tuperno cbeFi chiama equatore inalcunarte et che Tempre riman tralToIe eluerno Perlaraggion cbediquinci Gparte uerTo Teptentrion quando Iihebrei ucdeuanlui uerTo lacalda parte Masatte piace uolontier saprei quanto auemo adandar cbelpoggio sale più cbeFalir nonpoflon liocebi mei Et egli ame quella montagna e tale che Fempre alcominciar diFotto e graue et quanto buom più Fa Tu et men Famale Pero quandclla tiparra Toaue tanto che Tu andar tiFialeggiero coma Tcconda giù andar pernaue