Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/19

Da Wikisource.

[versione diplomatica]

Etu che ſe culti anima uiua
     partiti da coteſti che ſon morti
     ma poi che uiddichio non me partita90
Diſſe peraltra uia peraltri porti
     uerrai adpiaggia non qui perpaſſare
     piu leue legno conuien che te porti
El duca lui caron non te crucciare
     uolli caſi cola doue ſe puote95
     cio che ſeuuole et piu non dimandare
Allor fuor chete lelanoſe gote
     al nocchier della liuida palude
     che itorno alliocchi baueã difiamme rote
Ma quel anime cheran laſſe enude100
     cangiar colore de battero identi
     toſto chenteſer leparole crude
Biaſtimauan idio clor parenti
     lumana ſpetie elluogo eltempo elſeme
     dilor ſemenza et dilor naſcimenti105
Poi ſeraccolſer tutti quanti inſieme
     forte piangendo allariua malvagia
     catende ciaſcun homo che dio no teme
Caron dimonio conocchi dibragia
     loro accennando tutti liracoglie110
     batte colremo qualunqua ladagia
Come dautunno ſeleuan lefoglie
     luna apreſſo dellatra finchel ramo
     rendalla terra tutte leſue ſpoglie
Simile mente el mal ſeme dadamo115
     gittanſı dequellito aduna aduna
     come auciel fa perſuo rechiamo


[versione critica]

E tu che se custi anima viva
     partiti da cotesti che son morti
     ma poi che viddi chio non me partiva
Disse per altra via per altri porti
     90verrai ad piaggia non qui per passare
     piu leve legno convien che te porti
El duca lui caron non te crucciare
     volsi cusi cola dove se puote
     cio che se vuole et piu non dimandare
95Allor fuor chete le lanose gote
     al nocchier della livida palude
     che intorno alli occhi havean di fiamme rote
Ma quel anime cheran lasse e nude
     cangiar colore debattero i denti
     100tosto chenteser le parole crude
Biastimavan idio e lor parenti
     lumana spetie el luogo el tempo el seme
     di lor semenza et di lor nascimenti
Poi se raccolser tutti quanti insieme
     105forte piangendo alla riva malvagia
     catende ciascun homo che dio non teme
Caron dimonio con occhi di bragia
     loro accennando tutti li racoglie
     batte col remo qualunqua sadagia
110Come dautunno se levan le foglie
     luna apresso dellatra finchel ramo
     rendalla terra tutte le sue spoglie
Similemente el mal seme dadamo
     gittansi de quel lito ad una ad una
     115come auciel fa persuo rechiamo