Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/21

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Et locchio ripuſato intorno moſſi
     dritto leuato et fiſo riguardai5
     per conoſcer lo loco douio foſſi
uero echen ſu la proda mi trouai
     delaualle dabiſſo doloroſa
     chen torno accogle dimfiniti guaui
Obſcura profondera et nebuloſa10
     tanto che perficcar louiſſo alfondo
     inon uidiſcernea alcuna coſa
Ordiſcendian quagiu nel cieco mondo
     comincio el poeta tutto eſmorto
     iſaro elprimo e tu ſarael ſecondo15
Ondio che delcolor mifui accorto
     diſſi come uerrò ſe tu pauenti?
     che ſuoli almio dubiar eſſere conforto?
Et egli adme langoſcia delle genti
     che ſon quagiu neluiſo mi dipigne20
     quella pietà che tu pertema ſenti
Andiam che lauia longa mi ſoſpigne
     coſi ſimiſe et coſì mi fentrare
     nel primo cinghio che labiſſo cigne
Quiui ſecundo cheo pera ſcoltare25
     non auea pianto mai che diſoſpiri
     chelaera eterna faceuan tremare
Et ciò aduenia di duol ſanza martiri
     cauen leturbe cheran molto grandi
     dinfanti et difemine et diuiri30
Elbuon maeſtro ad me tu non dimandi?
     che ſpiriti ſon queſti che tu uedi?
     oruo che ſappi innanzi che più andi