Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/61

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Quiui uidi gente ſotto infin alciglo
     elgran centauro diſſe eſon tiranni
     che diero nelſangue et nellauer dipiglo105
Quiui [ipiangon liſpietate danni
     quiui e Alexandro et Dioniſio fero
     che fe cecilia auer doloroſi anni
Et quella fronte calpel coſi nero
     eazzolino et quelaltro che biondo110
     e opizio daeſti ilqual peruero
Fuſpento dalfigliaſtro fu nelmondo
     allor miuolſi alpoeta et quei diſſe
     queſti ſia orprimo et io ſecundo
Poco piu oltre ilcentauro ſafiſſe115
     ſouruna gente chen fino alagola
     parea che diquelbullicame uſciſſe
Moſtrocci unhombra dauncanto ſola
     dicendo colei feſſe ingrembo adio
     locor chin ſu tamiſci ancor ſicola120
Poi uidi gente che difuor delrio
     tenea lateſta et ancor tuctol caſſo
     et dicoſtoro aſſai riconobbio
Coſi apiu apiu ſi facea baſſo
     quel ſangue ſi che cocea pur lipiedi125
     et quiui fu delfoſſo ilnoſtro paſſo
Sicome tu daqueſta parte uedi
     lobulicame che ſempre ſiſcema
     diſſel centauro uoglio che tu credi
Che daqueſtaltra apiu apiu giu prema130
     lofondo ſuo infin chel ſıragiugne
     oue latirannia conuien che gema