Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/94

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Nuouo Iaſon ſara dicui ſilegge 85
     ne maccabei et comaquel fu molle
     ſuo re coli fia lui chi francia regge
Io nonſo fio mifui qui troppo folle
     chi pur riſpuoſi lui aqueſto metro
     de ormidi quanto theſoro uolle 90
Noſtro ſignore inprima da ſanto Pietro
     chelli poneſſe lechiaui inſua balia
     certo non lichieſe ſenon uiemmi retro
Ne pier nelialtri tolſero amattia
     oro oargento quando fu ſortito95
     alluogo che perde lanima ria
Pero tiſta che tu ſe ben punito
     et guarda ben lamal tolta moneta
     cheſſer tifece contra carlo ardito
Et ſe nonfoſſe cancor lorne uieta100
     lareuerenza delle ſomme chiaui
     che tu teneſti nella uita lieta
Io uſerei paroleancor piu graui
     che lauoſtra auaritia ilmondo atriſta
     calcando ibuoni et ſu levando ipraui 105
Dinoi paſtori ſacorſe iltangeliſta consiglio
     quando colei che ſiede ſoura lacque
     putteneggiar corregi allui fu uriſta
Quella che conleſette teſte nacque
     et dalle diece corna ebbe argomento 110
     fin che uirtute alſuo marito piacque
Fatto ucauete idio doro et dargento
     et chealtro e dauoi allidolatre
     ſe chelli uno et uoi bonorate cento