Vai al contenuto

Pagina:Aliprandi - Apriti Standard !, Ledizioni, 2010.djvu/107

Da Wikisource.
Simone Aliprandi - Apriti standard! www.standardaperti.it - www.aliprandi.org -107
  • premiare le migliori pratiche;
  • assicurare un miglior servizio e relazioni semplificate con i cittadini e le imprese;
  • implementare e controllare la digitalizzazione dell’Amministrazione e alimentare tale processo con i risparmi derivanti dalla riorganizzazione delle strutture e dei servizi;
  • incrementare la sicurezza dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture.
    L’intervento riformatore è comunque strutturato in modo da consentire alle Amministrazioni di realizzare gli interventi di loro competenza in un ragionevole lasso di tempo e con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, come previsto dalla legge delega.1


Dalla lettura del comunicato si evince che temi come interoperabilità, openness, standard aperti (molto presenti negli atti dei due ministri precedenti) qui non vengono espressamente toccati per essere invece lasciati sullo sfondo.

12. Il disegno di legge Vita-Vimercati

Un cenno merita anche un interessante disegno di legge proposto dai Senatori Vita e Vimercati nel corso della XIV legislatura. Nonostante alla data di stesura di questo libro il disegno di legge si trovi ancora in una fase di discussione preliminare presso le Camere (e dunque non si possono fare previsioni sulla sua effettiva approvazione), si ritiene opportuno riportarne alcuni estratti, vista la sua particolare aderenza con i temi da noi trattati.

Infatti il documento ad oggi disponibile porta il titolo “Disposizioni per garantire la neutralità delle reti di comunicazione, la diffusione delle nuove tecnologie telematiche e lo sviluppo del software libero” e fra le sue finalità (art. 1, lettera e) registra espressamente «la diffusione e l’utilizzo di standard e formati aperti allo scopo di salvaguardare il pluralismo informatico e la libertà di scelta delle istituzioni pubbliche, del cittadino e delle imprese.»2

L’art. 3 contiene invece alcune definizioni sicuramente interessanti poiché più precise rispetto a quelle comparse in altri testi normativi e che quindi è il caso di riportare:

i) formato aperto: il formato di dati che non presenta restrizioni, anche di licenza, rispondente a specifiche tecniche definite e


  1. www.renatobrunetta.it/2010/01/28/cdm-avviato-lesame-della-riforma-del-cad-codice-amministrazione-digitale-proposta-dal-ministro-brunetta/
  2. II testo integrale del disegno di legge è disponibile all’indirizzo www.luigivimercati.it/uploads/2009/03/ddl_reti.pdf.