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Capitolo primo
Apertura, interoperabilità, neutralità:
i semi dell’innovazione


1. Tecnologie libere... da che cosa?

È ormai dagli anni 80 che si sente parlare di software libero e più generalmente della “libertà” come valore da perseguire in fatto di sviluppo tecnologico e più specificamente informatico. Ma in che senso si parla di libertà? Da che cosa dovrebbero essere “liberati” l’ideazione e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche?

L’ambito tecnologico è quello in cui maggiormente si fa sentire la pregnanza della tutela giuridica. Se pensiamo infatti agli strumenti tipici del diritto industriale (ovvero diritto d’autore, brevetto, tutela del marchio, segreto aziendale, norme sulla concorrenza) ci rendiamo conto che il settore ICT è l’unico nel quale queste tutele vengono applicate contemporaneamente e in sovrapposizione; un settore, tra l’altro, nel quale esse vengono difese con la massima strenuità e determinazione da parte dei loro titolari, anche a causa degli elevati interessi economici in gioco.

Senza entrare nel merito dell’opportunità e della legittimità di questa prassi (tema su cui sono già state scritte innumerevoli pagine e di cui si farà cenno diffusamente nei capitoli di questo libro), non vi è dubbio che essa si sia consolidata proporzionalmente alla rilevanza degli interessi commerciali degli operatori del settore. Fin tanto che lo sviluppo di tecnologia è attività di