Pagina:Alla-memoria-di-Pio-7.-Pontefice-Massimo-tributo-di-Quirico-Viviani.djvu/10

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no Roma fanno ampia testimonianza della rara mansuetudine di questo degno successore di Pietro, e per la umiltà, con cui egli appulcrò la cattedra, perdettero essi fin la memoria della severità di Gregorio, di Giulio e di Sisto.

E più di tutto io mi meraviglio come nulla potesse egli alterazione patire, vedendo alla sua presenza affacciarsi que’ medesimi avversarj ferocissimi del papato, che nel brittanico parlamento levano intolleranti le grida contro i cattolici loro concittadini, pel solo motivo che questi l’alta dignità pontificia instituita riconoscono divinamente. Meraviglioso io dico era a vedersi come ad un solo mite accento della sua voce si frangesse l’inglese alterigia, e via da lui ciaschedun si partisse dicendo: veramente figliuolo di Dio sembra questo. Così è: l’orgoglioso in faccia all’orgoglioso sente gonfiarsi il petto d’orgoglio; ma in faccia all’umile la superbia nel cuor del superbo vergognata si asconde.

Se tale sa dimostrarsi l’uomo alla presenza di coloro, cui la potenza o l’elevatezza della condizione pone in grado al suo non diverso, non è però men diffi-