Pagina:Amori (Savioli).djvu/69

Da Wikisource.

60

D’ogni più nera istoria
     Gli esempj in te pavento.
     Inorridisci; io Biblide,
     Io Pelopea rammento.

Ah m’abbandona, e lasciami
     Preda ai rimorsi miei:
     No, tu con me dividere
     Lo strazio mio non dei.

Ahi questo dì medesimo
     Io barbaro, io profano,
     In te volea commettere
     La scellerata mano.

Degni dell’opra il Tartaro
     Supplizj aver non puote:
     Non l’urne infami bastano,
     Non d’Issíon le ruote.