Pagina:Amori (Savioli).djvu/88

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Il giuro; al cor mi scesero
     Le tue dolenti note:
     Io sospirai: di lagrime
     Vuoi più? bagnai le gote.

Piansi, e ’l furor che t’agita,
     Che a lamentar ti mosse,
     Quasi improvviso fulmine
     La vinta alma percosse.

Ma deh pei dì men torbidi,
     Ch’or richiamar non lice,
     Per me, per te medesima
     Pon fine all’ira ultrice.

Eterna fe, confessolo,
     Più volte a te giurai;
     Nè, il san gli Dii, giurandola,
     Di spergiurar pensai.