Pagina:Andrea da Barberino - Guerino detto il Meschino, 1841.djvu/241

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capitolo xviii. 179

suoi compagni, cioè per le morsicature de’ cani, e per quelli che eran tutti morsicati, che dicevan come i pastori avevano attizzati i cani, e gridavano del danno loro, e del loro male, furono rimessi in prigione. Il Meschino se ne accorse, che la maggior parte de’ pastori erano ritenuti, come egli, e per questo non si dubitò di morte. Fugli detto da uno di quelli, che lo guardavano, che il re aveva ogni cosa saputo da’ Mandriani, nondimeno stette in prigione tre mesi, poi fu tratto fuora in capo di tre mesi e due dì. Il Meschino fu rivestito, ed ogni uomo gli faceva riverenza, e per quello credette che fosse fatto beffe di lui. Il re gli faceva grande onore, e domandogli la perdonanza di averlo tenuto in prigione, ed egli ne fu contento. Allora gli domandò il Meschino: «Come mi avete così liberato?» Il re disse: «La cagione della tua liberazione è questa: gli Arabi hanno cominciato guerra contra il Soldano di Babilonia. Il Soldano mandò molta gente contra il loro, la qual è stata sconfitta; quelli d’Egitto pieni di paura mandarono ad un idolo, ed hanno fatto sacrifizio, e domandarono consiglio della guerra. Hanno avuto in risposta di pigliare un capitano cristiano se vogliono vincere la guerra, altrimenti non possono vincere, e deliberando di mandar in Grecia per Alessandro, un sacerdote ricordò al Soldano, dicendo, come tu eri in Polismagna in prigione, e per questo il Soldano ha mandato per te. Ma non voglio, che niuno si possa lamentar di giustizia tanto quanto comporta la mia discrezione, e sappi, che io feci ritener tutti questi, che hanno avuto parte in questa cosa, i quali esaminati, dissero che i cani avevano assaltato te e i tuoi compagni. Feci consiglio con i miei giudici, che provarono come i cani erano scusati, perchè facevano il loro officio, ma per la morte di tanti, meritavano la morte». Il Meschino rispose: «Se avessi un cane, e lo mettessi addosso a una persona, ed il cane per questo l’uccidesse, quel ch’è messo addosso alla persona meriterebbe egli la morte?» Rispose di sì, ma che i cani dei Mandriani non avevano ucciso alcun di loro, ed egli da capo disse: «Se un malandrino assalta alla strada per rubare, e quel ch’è assaltato si difende, il rettor li piglia, e trova che l’assaltato ha morti due de’ malandrini,