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e due son presi, chi deve morir di questi, colui che si era difeso, ovvero quei due malandrini?» Rispose: «I due malandrini debbono morire». Il re allora seguì: «Io giudicai, che tu stessi tanto in prigione, che mandassi al Soldano, e mandai ambasciatori al Soldano a dir della tua questione. Fummi risposto, che se tu avevi rubato ai Mandriani quando i cani ti assalirono che io ti facessi morire, e se i pastori consentivano l’assalto dei cani per guadagnare la vostra roba, che quelli ch’erano morti riavessero il danno, e quelli ch’erano campati li facessi tutti morire, e sappi, che questa cosa è molto stata esaminata; onde i pastori furono assai biasimati; nientedimeno non per te campare, nè per loro ho voluto fare contro la giustizia, anzi ordinai che tu fossi menato in Babilonia insieme con i pastori. Ora la fortuna, o forse la ragione ti ha aiutato; sei fuor di pericolo, e sei capitano; pregoti giudicare i pastori che ancora sono in prigione, e pregoti non li giudicar nè per vendetta, nè per superbia, nè per ira, ma come gentile e giusto cavaliere, quale mi sembri», e posesi la lettera in mano della elezione la quale in questa forma era espressa. «Gli Arabi con centomila vengono contra noi, passano in Egitto, condotti da due capitani, cioè Nabar e Falnar di Armenia. Il nostro capitano hanno ucciso, e la nostra gente sconfitta e rotta; noi con gran riverenza sacrificammo al dio Amone: dio Bacco rispose, ch’era di necessità far un capitano cristiano, e volevamo mandare in Grecia a Costantino per Alessandro, ma un sacerdote di Apollo ci disse: Mandate a Polismagna, per quel ch’è prigione. E però veduta la presente lettera lo farai cavar di prigione, e tu con lui vieni con quanta gente puoi del tuo regno in aiuto nostro e di tutto l’Egitto». Il Meschino allegro, alzò le mani al cielo e lodò Dio, e la sua SS. Madre, che più grazia gli faceva, che non dimandava, e però fece dar morte ai pastori, ma prima fece lor constare, come molti per questo modo avevan fatto morir col mezzo dei cani, ed avevano avuta la roba loro. Fece venire tutti i cani, e fece loro mangiare quelli, ch’erano usi a mangiar i corpi umani. Fece ordinare che in quel paese mai più non si tenessero cani, e, mandato qua e là un giustiziere, il paese di poi rimase sicuro.