Pagina:Andrea da Barberino - Guerino detto il Meschino, 1841.djvu/96

Da Wikisource.
64 guerino.

grida. Il Meschino aveva già tratta la lancia dal petto al gigante che era morto, ond’è che rivolto alla femmina vibrolla in lei e passolle una coscia, mentre essa ferocemente urlava. Volendosi poi con molta fatica cavar fuori la lancia, il Meschino le tagliò una mano. Allora dimostrò di volersi gettare addosso a lui medesimo, per cui egli le diede tal colpo sul capo che glielo partì per mezzo. Così cadde morta. — Finiti quei due, il Meschino si rivolse contro i quattro figliuoli, e tutti e quattro li uccise, acciocchè la smisurata grandezza non moltiplicasse. Quando li ebbe tutti morti, si fermò a guardarli per conoscere appieno quella mostruosa generazione, e vide che essi erano lunghi braccia dieci, di smisurata grandezza e di estrema grossezza, e che tra le altre cose avevano tre volte maggiore il volto che non si conveniva alla loro grandezza e terribile statura, ed avevano le labbra grosse più che gambali, e tutta la persona pelosa, salvo che in certe parti del viso, e grandissima natura da ingenerare. Aveva il gigante gli occhi grandi e le orecchie piccole, e la femmina aveva grandissimo il viso e piccioli gli occhi. Allora il Meschino s’immaginò che tutta la generazione de’ Tartari chiamati Macabeos, fossero a questo modo gente salvatica che mangiano la carne cruda come fanno i lupi ed i cani. Aggiugni che tra questi quattro figliuoli era dentro una femmina, fatta proprio di tutte le membra com’era la madre. Per questa similitudine conobbe la lor natura, e pensò che tutti gli altri di quella stirpe fossero così.

Quando il Meschino ebbe stimato, come eran fatti i Macabeos o Tartari, vedendo che altra gente per la morte di costoro non si dimostrò, immaginò che dovevano esser soli come gli aveva egli trovati, per la qual cosa rivolse la cura a ritrovare il cavallo. Si trasse l’elmo e le armi dalle gambe, e lasciò lo scudo e la lancia, poi andò dietro al suo cavallo e fece gran fatica a riaverlo. Poichè l’ebbe preso, ritornò alle sue armi, e montato a cavallo stava fra due pensieri, di ritornare indietro, ovvero di andar innanzi e passare il fiume, temendo che se egli andava più avanti verso la montagna che vedeva davanti a sè, alla fine gli converrebbe andar su per il fiume. Tuttavia si attenne a questo ultimo consiglio, ma la notte albergò su la riva del fiume senza mangiare niente. La mattina andò verso la montagna, ed essendo