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recinto di un’aureola di bontà e di rispetto, quale non siamo abituati a vedere intorno ai reggitori dell’impero romano. Egli sembra uscire dalle tenebre della storia con un gesto di pace, quale lo vediamo ancora nella bella statua vaticana, che l’imperatrice Livia aveva eretta in suo onore e por sua memoria nella villetta suburbana che ancora verdeggia tutta negli affreschi immortali delle sue pareti, fra i pini, i mirtilli e le vitalbe di Prima Porta.

avanzi del teatro di marcello in piazza montanara.(Fot. Alinari).


IV.

Alla morte dell’imperatore Adriano — 138 dell’Era volgare — la città di Roma aveva raggiunto uno splendore che i successivi imperatori aumentarono ancora, senza pur tuttavia cambiare di molto l’assetto della metropoli. I successori di Augusto — da Tiberio fino ad Antonino Pio — compirono veramente la grande trasformazione della Roma repubblicana e l’arricchirono di quelli edifici e di quelle opere d’arte per cui fu grande nei secoli e altrettanto famosa quanto per le sue conquiste e per le sue leggi. Noi possiamo conoscere anche oggi questo periodo, che oltrepassa a


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