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cesario. — il corredo 91

leggendo. Aveva portato una grossa provvista di romanzi d’ogni genere tradotti in francese. Persino i romanzi italiani egli preferiva leggerli nelle rare traduzioni francesi!

— Ma che razza di avvocato tu riuscirai? — gli chiedeva Pietro, scartafogliando i volumi e buttandoli di qua e di là.

In pochi giorni i due futuri cognati strinsero amicizia, — ma Pietro si divertiva a metter Cesario in caricatura. Del resto Cesario si faceva metter in caricatura da tutti, forse perchè l’invidiavano. Nessuno era più strano e apparentemente più scettico di lui, e nessuno era più simpatico di lui.

Gonario Rosa, in fondo, gli rassomigliava, o almeno cercava d’imitarlo (avevano passato insieme i primi anni di gioventù, bevendo alla stessa fonte), — ma per non destare sarcasmi Gonario si guardava dal mettersi troppo in posa, come faceva Cesario. Ogni sera Gonario si recava dai Velèna per trascinare l’amico a spasso. Cesario l’aspettava, uscivano insieme e spesso passavano insieme la notte. Guai se qualche volta Gonario non veniva, oppure tra-