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le nozze | 123 |
con le lagrime agli occhi, stizzita, decisa di guastare col suo broncio le feste nuziali.
Ma l’indomani non ricordava più nulla. Angela comparve con la catena d’oro al collo, e Anna provò una vaga melanconia.
Ella aveva vagamente sperato il ritorno di Gonario per Pasqua; invece Gonario non ritornava, non sarebbe ritornato.
Otto giorni passarono come un turbine vorticoso e luminoso. Nell’aria d’aprile, d’una dolcezza tiepida e lattiginosa, erravano i primi profumi della primavera; e nella casa dalle finestre spalancate, piena di voci e di dolci, la letizia della rinascenza della natura si mescolava al gaudio delle nozze. Veramente, fra tanta gioia v’erano anche delle persone tristi, perchè lo scompiglio delle consuete tranquille abitudini, sia anche per ragioni di festa, lascia un gran turbamento negli spiriti metodici. — Il pensiero della partenza d’Angela, turbava il cuore della madre e delle sorelle. Anche la sposa, a momenti, vinta da una misteriosa angoscia, desiderava che il giorno non venisse mai. Sempre in toeletta di gala Angela