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16 | l’arrivo |
onore di Annicca Malvas, non accadde alcun incidente.
— Corichiamo insieme stanotte, — diceva Caterina. — Tanto meglio, perchè ho sempre freddo, io. Domani mattina ti mostrerò le bambole o stanotte....
— Eh, è proprio necessario!... — esclamò Angela. — Tu credi che ne farai una monella come te, di Annicca?
Ma Caterina continuò a chiacchierare senza darle retta.
Dall’altro lato della tavola Paolo con la moglie e i figli discorrevano di cose serie, e Antonino approfittava della sua solitudine per dare buona parte delle sue pietanze ai gatti che adorava e che perciò stavano sempre sotto la sua sedia.
Annicca rideva volentieri, ma in fondo si sentiva triste. Le pareva che non tutto fosse così bello e divertente come aveva sognato.
Dopo cena gli uomini se ne andarono di qua e di là, e le donne si ritirarono accanto al fuoco. Nel cerchio ristretto ed intimo Annicca fu coperta di domande, sulla sua vita passata,