Pagina:Annali d'Italia, Vol. 1.djvu/472

Da Wikisource.

pretende ch’egli fosse Publio Licinio Cornelio Salonino Valeriano, figliuolo di Gallieno Augusto, e nipote di Valeriano seniore Augusto, il quale si sa di certo che ebbe il titolo di Cesare e di principe della gioventù. Certamente a’ tempi ancora di Trebellio Pollione2249 punto controverso era, se Valeriano secondogenito di Valeriano seniore avesse avuto il titolo di Cesare ed anche d’Augusto; nè le medaglie decidono questo punto. Esse bensì, e in molta copia, ci assicurano che Salonino Valeriano figliuolo di Gallieno fu ornato del titolo cesareo. Ma una nobile iscrizione, da me pubblicata2250, spettante all’anno 259 può qui togliere ogni dubbio, veggendosi ivi registrati Valeriano e Gallieno Augusti, ed insieme con loro Publio Cornelio Salonino Valeriano Nobilissimo Cesare. Se Valeriano fratello di Gallieno fosse stato Cesare allora, di lui ancora si sarebbe fatta menzione. Tale era bensì Salonino. E però le medaglie2251 che parlano di Valeriano Cesare, e sono attribuite al figlio secondogenito di Valeriano Augusto, abbiam giusto motivo di credere che appartengano a Salonino Valeriano Cesare figlio di Gallieno. Di qui finalmente apprendiamo che la dignità di chi era solamente Cesare, e non imperadore Augusto, portava seco molta autorità, da che il nome loro si comincia a veder negli editti.




Anno di Cristo CCLVI. Indizione IV.
STEFANO papa 3.
VALERIANO imperadore 4.
GALLIENO imperadore 4.

Consoli

MASSIMO e GLARRIONE.

V’ha chi dà il nome di Valerio al primo di questi consoli, cioè a Massimo, senza che se ne veggano buone prove. Il medesimo ancora vien detto console per la seconda volta, quasichè egli lo stesso fosse ch’era stato promosso al consolato nell’anno 253, o pure ch’egli fosse quel Massimo che nel precedente anno esercitò la carica di prefetto di Roma. Perchè qui si lavora solamente di conghietture, amo io meglio di mettere il solo suo certo cognome, che di proporlo con nomi dubbiosi. Già dissi non essere agevol cosa lo sbrogliare i tempi e le avventure di questi imperadori per penuria di memorie. Però, camminando a tentone, l’Occone e il Mezzabarba2252 rapportano all’anno presente alcune medaglie, dove si parla di una vittoria germanica; e pure in niuna di esse troviamo la tribunizia podestà terza o quarta di Valeriano, che ci assicuri dell’anno presente. Tuttavia, essendovene una di Gallieno Augusto, in cui si legge la di lui tribunizia podestà quarta, e la stessa vittoria germanica, bastante fondamento ci resta di credere vittoriose in quest’anno l’armi romane contra dei Germani. E probabilmente il giovane Gallieno Augusto quegli fu ch’ebbe l’onore di tal vittoria. Nel rovescio di una medaglia di Valeriano suo padre, attribuita dal Mezzabarba all’anno presente, si legge: GALLIENVS CVM EXERCITV SVO, in un’altra ad esso Gallieno è dato in questi medesimi tempi il titolo di Germanico. Aurelio Vittore2253 ed Eutropio2254 scrivono che Gallieno ne’ primi anni del suo imperio fece alcune imprese con valore e fortuna nelle Gallie, da dove scacciò i Germani. Abbiamo parimente da Zosimo2255, che vedendo Valeriano desolato l’Oriente dai Barbari, determinò di correre a quelle parti con un esercito, lasciando al figliuolo Gallieno la cura di opporsi agli altri Barbari che maltrattavano le provincie romane dell’Europa. Però Gallieno, siccome quegli che conosceva maggiore il