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Pagina:Annali d'Italia, Vol. 1.djvu/560

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Anno di Cristo CCCIV. Indizione VII.
MARCELLINO papa 9.
DIOCLEZIANO imperadore 21.
MASSIMIANO imperadore 19.

Consoli

CAIO AURELIO VALERIO DIOCLEZIANO AUGUSTO per la nona volta e MARCO AURELIO VALERIO MASSIMIANO AUGUSTO per la ottava.

Prefetto di Roma noi troviamo nell’anno presente Araclio Ruffino. Appena ebbe principio la persecuzion decretata da Diocleziano e Massimiano Augusti, e da Galerio Cesare contro i seguaci della religion cristiana, che nello stesso tempo l’ira di Dio cominciò a farsi sentire sopra questi persecutori, che crudelmente spargevano il sangue de’ giusti; di modo che svanì ogni lor pace e grandezza; e l’imperio romano, già ridotto ad un florido stato, tornò ad essere un caos di rivoluzioni e calamità. Già dicemmo che il capo de’ persecutori predetti, cioè Diocleziano, caduto infermo nell’anno precedente, era venuto a Ravenna. Quivi stando, procedette console per la nona volta nelle calende di gennaio, e per isperanza di ricuperar la salute, vi si fermò tutta la state. Ma veggendo che il male, in vece di prendere buona piega, sembrava che peggiorasse, determinò di passare all’aria più salutevole della Tracia; e tanto più perchè gli premeva di dedicare il circo che egli avea fatto fabbricare a Nicomedia. Facevansi intanto dappertutto preghiere ai sordi dii del paganesimo per la conservazion della sua vita. Per la Venezia, per l’Illirico e per le rive del Danubio, arrivò egli finalmente a Nicomedia, dove da tal languidezza fu oppresso, che nel dì 13 di dicembre corse voce di sua morte: il che riempiè tutta la corte di lagrime e di sospetti, e per la città si giunse fino a dire che era stata data sepoltura al suo corpo. Ma egli viveva, con tale indebolimento nondimeno di cervello, che di tanto in tanto delirava; e quantunque non mancassero persone, le quali l’attestavano vivo, pure non pochi sospettavano che si tenesse occulta la sua morte per dar tempo a Galerio Cesare di venire, e d’impedire che i soldati non facessero delle novità. Ma noi nulla sappiamo delle azioni di Galerio in quest’anno. Quanto a Massimiano Erculio Augusto, si ricava da un antico panegirico2874 ch’egli, essendo console per l’ottava volta, soggiornò non poco in Roma. Secondo la Cronica di Damaso2875, Marcellino, romano pontefice, terminò in quest’anno il corso di sua vita, alcuni han creduto col martirio, ma senza addurne valevoli pruove. Anche negli antichi secoli sparsero voce i Donastisti ch’egli nella persecuzione si lasciasse vincere dalla paura, e sacrificasse agl’idoli: laonde fu poi formata una leggenda, in cui si rappresentava la di lui caduta, e poi la penitenza, con altre favole, alle quali l’erudizione degli ultimi secoli ha tagliato affatto le gambe, certo ora essendo che questo pontefice fu esente da quel reato. La fierezza poi della persecuzione cagion fu che la sedia di San Pietro stesse vacante per tre anni, non arrischiandosi alcuno ad empierla, perchè il furor de’ pagani spezialmente si scaricava sopra i pastori della Chiesa di Dio.