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86 | Delle Croniche di Trento |
de Bavari, ritornaremo noi per ria fortuna alla nostra Patria, à Trento senza speranza ch’habbi da sortire buonissimo essito la nostra giustissima causa ? Non vogliamo vendetta, non ti dimandiamo il reo, non cerchiamo l’auttore di tante nostre calamità, non desideriamo nelle mani Lodovico, non siamo tanto barbari, non desideriamo reciprocare in tal modo, ma ti preghiamo vogli con mansuetudine provedere, pretendiamo solo le case nostre, e la pristina libertà. Prendi in gratia nostra l’armi, ti scongiuriamo per il grand’Iddio, & suoi Santi, per le Reliquie di S. Vigilio, ti preghiamo per l’antica nostra amichevole famigliarità, libera la Chiesa Trentina da nemici, si parti il Bavaro, esca dalla Città il presidio, riconduchi il suo Esercito dal Territorio Trentino senza offesa. Resti la nostra Città libera, governino come per il passato gli nostri Vescovi, obedischino conforme l’antico costume la Republica, gli Cittadini, e le Provincie alli Pontefici. Hai Capitani valorossissimi allenati, & addottrinati nell’armi sin dalla fanciullezza ne tuoi Eserciti.
L’Austria è copiosa di gente, & oro, qual cavato da tuoi monti serve per stipendio de soldati. Parimente non mancaremo conforme s’estenderano le nostre poche forze, di somministrare tutti gli aiuti possibili. S’aggiunge à questo (il che stimiamo principalissimo nel condure à segno gravi negotij) la famosa gloria di tuo Padre, & la tua singolar virtù, non manca cosa che si possa desiderare per conseguire, & riportarne la vittoria. In te è forza, e potere sufficiente (non è dubio) à scacciare il Bavaro da nostri confini. Comanda sij batutto Tamburo, si faccin soldati, s’ammassino genti, cosi intenderà quel Tirano, che la guerra principiata con Trentini, habbi ad essere terminata con gli Austriaci. Il successo della battaglia, come giusto giudice ci darà sicura vittoria. Se vorai provedere alla salute, & libertà de tuoi confederati, nel punto medemo in cui ci darai aiuto, parimente abbassarai la potenza, & orgoglio d’un tuo crudelissimo nemico. Non ti comple certo, che giornalmente si dilatti, & cresca il Regno de Bavari. (Clementissimo Prencipe;) Quando giongesse à Trento la nova, che habbi preso l’assonto di difenderci con le tue armi, Dio immortale, quanta allegrezza mai gli recaresti, recuperarebbono quelli naturali, & generosissimi spiriti, quali non furon per paura, ò disgratie avvenutegli totalmente estinti, mà a tempo oppressi, & ascosi, sino, che si presentarà l’occasione di far pompa della loro virtù. Lo conoscerai in esperienza, se ti degnarai d’-