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294 Delle Croniche di Trento

prefigersi la vittoria in pugno, considerare habbi la giornata da succedere con ogni felicità, conforme il nostro desiderio, non si trova ad huomo valoroso, è bravo cosa indomita, sponta qual si voglia difficil impresa; di deve incontrare qual si voglia malagevolezza, ove si tratta la salute de figlioli, moglie, e nella Patria; in simili contingenze non stimano gli huomini d’honore un Neo la propria vita, qual si voglia patimento riesce in gusto: Non dubbitava punto havrebbon di lor volontà fatto più di quello, che egli medemo havrebbe potuto persuadere, certo, haver eglino avanti gli occhi fisso, essere cosa d’animo reggio il non sparmiar à fatiche, è portarsi quando bisogna nel mezzo de pecoli. Non si conosce la virtù se non nelle cose averse, & grandemente pericolose, piene di difficultà, e fatiche. Non dubbitassero sarebbe stata cosa facile rompere quell ristrette turme de ladroni, quelle inesperte, è disarmate schiere, che temerariamente hebber’ardire prender le rusticane armi, & far violenza à Cittadini, manca solamente, proponghino portarsi in modo, sij dichiarata, & à tutti fatta (nel intrepidamente combattere) palese la lor virtù. Confido, siate per fare ogni prodigio mentre vi ridurete à memoria le molte cose, che confirmano gli animi, & intrepidi rendono gli cuori, altrimenti corragiodi, havete un Prencipe non men forte, che sapiente, benigno con tutti, & che à tutti desidera far gratie, e beneficij, che mai sarebbe stato per mancare à suoi Cittadini, che abbondantemente gli veniva somministrata ogni cosa necessaria, per gli viveri, & altre necessità, che per le Mure di già eran disposte Artigliaria, & Soldati di gran fedeltà, la guerra era amministrata, e retta da Capitani esperti, che eran d’Alemagna, ed Italia molti Soldati valorosi condoti à soldo giunti in aiuto, e di già pronti sotto le lor bandiere ad uscir in Campagna, che ben sapevano contro quali inimici havevano la briga, di numero senza alcun dubbio assai superiori, di fortezza, & arte militare, Capitani, instrumenti, & armi da combattere di gran lunga inferioriori. Gli Cittadini quando havessero stabilito vincere, già sicuri erano della vittoria. Si proponessero che una volta per lor negligenza, e vituperio persa la riputatione della Città, mai erano per ricuperarla, questa sol consideratione dovendo infiammare ogni codardo alla vittoria.

Quando poi non volessero per dapocaggine, combattere da veri Soldati, sarebbon stati costretti sottomettersi al duro, e superbo giogo de Villani, cosa indegna d’honorato Cittadino. Che