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Libro Duodecimo. 325

e destrezza, nel comporre le difficoltà, si mostrò tanto indifferente, che ben diede ad intendere non essergli più a cuore gli interessi del Prencipe, che quelli delli Baroni, & altri di qualsivoglia conditione del Regno. Non favoriva in modo una parte, che paresse haversi smenticata l’altra, tutti quelli che à lui ricorevano, riceveva con ammorevolezza, è benignità, si mostrava à tutti favorevole, e ben inclinato, niun si partiva con mala sodisfatione.

Si rese à ciascuno di modo grato, che lasciava, partendosi, di se desiderio. Non si poteva ben discernere à chi più fosse caro, tanto era dal Re, e populi amato. Parendo à Ferdinando haver ridotti, (conforme richiedevan quei tempi) gli due Regni in buona tranquillità, e pace, andò à Viena, ove come s’aspettava, e desiderava da ottimo Prencipe, procurò principalmente effetuar con ogni diligenza, tutte quelle cose, che si potevano prudentemente stimar necessarie al buon governo delle Provincie à lui soggette, ma più singolarmente s’adoprò per destrugere, & anichilare la maladetta setta di quelli, che hora noi chiamiamo Anabatisti. S’era talmente questa, mentre il Re in cose esteriori stava trattenuto, dilatatta, & avanzata, che quando non s’havessero applicati opportuni remedij in quel principio, la Religion Christiana n’havrebbe sommamente patito.

[Dieta in Spira.] Prevedendo soprastare all’Austria, & Ongaria crudel guerra, passando molte Provincie, gionse finalmente l’anno 1529. li 13. Genaro in Inspruch, & amassò per tutto aiuti contro il Turco, per la cui speditione, sapendo esser necessarij grandi apparati, publicò una universal Dieta in Spira, al qual luogo gionto, dimostrò alli Prencipi Imperiali, che numerosi ivi convenero, in quanto pericolo posta sarebbe la Germania, quando quel potentissimo Tirano, antico capital nemico del nome Christiano, si fosse impadronito dell’Austria.

Che era necessario per resistere, e sostenere quelli suoi inauditi impeti, formar potentissimi Eserciti, che quando havesse penetrati gli confini Christiani, sapevano benissimo, havrebbe senza perdonar à piccioli, ò grandi, condizione ò sesso di persone, luoghi, ò Chiese, tutto mandato à fuoco, è fil di spada. Che se con ogni celerità, è prestezza non s’havessero mandati grossi soccorsi alli Austriaci, sarebbon stati miseri spettatori dell’esterminio delle patrie Provincie, quali avanti gli lor occhi sarebbero state esterminate, e distrute. Non eran quei scelerati per lasciarvi pur una sol casa, in cui all’occorrenze si potessero ricovrare.