Pagina:Anonimo - Azioni egregie operate in guerra.pdf/180

Da Wikisource.
170 Azioni di Generali

te gli Stati del Coloniese, e Monasteriense. Egli si collocò prima tra i Fiumi Rura, e Lippa, poi sul Fiume Lohm nel pieno dell’Alemagna. Amendue gli eserciti si trovarono più volte schierati l’uno in faccia all’altro; ma niuno osò di venire al cimento. Eravi nella segretaria di Cesare, chi manifestava i segreti del Padrone, e ne faceva correre le notizie alla Corte di Parigi. Nulla rimaneva occulto; E il Montecuccoli medesimo ebbe a lagnarsi, perchè nelle lettere confidenti, scritte a lui per ordine di Cesare, se ne vedevano subito copie in Francia1. Il Turena sapeva i comandi, dati al Montecuccoli, di non combattere; e però mostrava di poter molto, quando era inferiore di gente.

Dimorava nel Campo Imperiale il Baron d’Amerongue Inviato di Ollanda, il quale, osservando il procedere del Montecuccoli, esclamava, perchè non si avanzassero i passi di là dal Reno, sforzando i transiti negati. Rimanere delusi i popoli del proprio paese, e funestati delle concepute speranze sulla buona volontà dell’Imperatore. Rispose il Montecuccoli: Essersi operato non poco, mentre all’avanzarsi degli eserciti Alemanni eransi divertite le maggiori forze della Francia, e li due più eccellenti Generali Condè, e Turena, passati alle frontiere del Reno, e della Mosella. Se Cesare non si fusse mosso, l’Ollanda rimaneva oppressa sotto il peso della formidabile possanza ostile. Essersi arrestati gli avanzamenti Francesi: Ottenuto lo sciogliersi l’assedio di Groninga: Ricuperata Laeverda, e posti in sicuro Bolduc, ed altre Piazze del Brabante; con che erasi dato comodo al Principe di Oranges, di rinvigorire lo spirito de’ Magistrati, e del popolo, di conservar in piedi la loro Repubblica, di difendere le provincie più doviziose. Tanti avantaggi essersi ottenuti senza sparger sangue coll’esercito intatto, e vigoroso.

Ciò non ostante il Montecuccoli fece passare il Reno a Niderstain, e collocò sull’altra sponda sei mila uomini. Poco dopo li ritirò, da che intese, come il Turena erasi avanzato sulla Mosella, e il Principe di Condè sulla Sara; i quali se si univano insieme, la battaglia, vietata severamente, era inevitabile. Anzi l’Elettor di Magonza mostrava lettera, venutagli dal primo Ministro di Vienna, che l’esortava, a non cedere il transito al Montecuccoli anche da parte di Cesare, il quale di mala voglia aveva spedita colà l’armata alle istanze importune di Brandeburg.

Sopraggiunse notizia che il Vescovo di Munster avesse invaso il Paese di quest’Elettore; e però si rivolsero tutti, a ricuperare le piazze perdute. Giunti nella Vestfalia, il Montecuccoli si ritirò, chi volle per malattia, chi perchè fosse annojato di continuare una scena poco decorosa, nè potesse più soffrire quel doversi governare secondo

  1. P. Vagner suddetto tomo I pag. 324.