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176 Azioni di Generali

Spedì poi un Ajutante ad avvisare, ch’esso aveva receduto, perchè il sito eletto al conflitto sembrava a lui mal a proposito. Lo seguitò il Principe di Oranges, e collocatosi dietro ad un fosso, promosse nuove istanze, perchè tutti cooperassero al fatto d’armi. Il Susa si ostinò sulla negativa, del che profondamente ammareggiato l’Oranges, giacchè nulla di buono si poteva concludere in Fiandra, prese seco parte dell’esercito Ollandese per compire l’assedio già incominciato di Grave, Città appartenente alle Provincie unite, affine di terminare con qualche onore la Campagna. Determinazione fu questa di decoro per lui, ma di pessimo effetto per gl’interessi di Cesare; poichè sminuito il timore alla Francia in quelle parti, il Re Cristianissimo destinò grossi corpi, massime di Cavalleria verso l’Alsazia al maresciallo di Turena con quella riuscita, che or ora si spiegherà.

Il Susa accusato gravemente alla Corte di Vienna, perdette la grazia di Cesare, e fu confinato ne’ proprj poderi, a finire i giorni suoi senza più servire. Tale è l’evento delle Alleanze. Quanti Capi, altrettanti i dispareri. Ogn’uno ostinarsi nel suo: Suscitarsi le discordie, e terminarsi in nulla gli affari. La Fortezza di Grave non sarebbe mancata all’Oranges, che durante l’inverno venturo l’avrebbe domata colla fame. Ma non doveva allontanarsi dalla Fiandra, ove tenendo raccolto tutto l’esercito, e minacciando ora una Piazza, ora un’altra, con questo solo avrebbe trattenuti i Francesi nell’impotenza, di mandar gente verso l’Alemagna, come fecero, in soccorso del Turena.

In Germania succedettero più battaglie. La prima a Sintzein piccola Terra del Palatinato tra il Reno, e il Neker. Il Duca di Lorena, impedito dal soccorrere la Franca Contea, erasi unito col General Caprara, ed amendue disegnavano di congiungersi al Duca di Borneville, che veniva dal basso Reno co’ Cesarei, ed Alleati, per comporre l’esercito, il quale doveva militare contra il Turena. Questo Maresciallo volle prevenire la loro unione. Per tanto passò il Reno a Filisburgo, e marciò in fretta per combatterli. Nel viaggio fece alquanti prigioni. Quanti fossero i Francesi, con convengono i loro Scrittori. Chi li disse dodici mila. Più verisimilmente poco più di nove mila, tra’ quali tre mila, e seicento Fanti con sei Cannoni. I Tedeschi chi li disse sei mila cavalli, chi cinque mila, e cinquecento, cioè due mila Cesarei, il rimanente Lorenesi1, ed altri Alemanni con soli mile, e dugento pedoni. Erano certamente inferiori di due mila, e quattrocento a piedi, nè portavano seco artiglieria. Occuparono la terra di Sintzein con la poca Fanteria: e dietro ad essa sù luogo eminente fu schierata la Cavalleria. I due Generali, l’uno a diritta, l’altro a sinistra. Il Turena colla forza superiore de’ Fanti espugnò la Terra, difesa per più ore con valida resistenza da’ Tedeschi. Il Paese era pieno di Colli, di Vigne, di siepi, e teneva parecchie Ca-

  1. P. Vagner suddetto tom. I pag. 348.