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e di Soldati Italiani. 179

si approssimarono al Campo del Turena. Il Re Luigi, vedendosi assalito da tanti nemici, ordinò alla Nobiltà di varj distretti il montar a Cavallo, e marciare verso l’Alsazia. Non ostante questo rinforzo di Milizie cotanto scielte, il Maresciallo pur anche inferiore di Soldatesche, si trincerò sulle Montagne, che separano la Lorena dall’Alsazia. Vegliava in osservazione di quanto determinavano i Generali Alemanni. Ma questi consumavano il tempo in varietà di pareri. L’Elettor Palatino propose l’assedio di Filisburg, molto infesto alle di lui terre. Fu risposto, che bastava circondarlo con assedio lontano, e vi furono destinate le truppe de’ Circoli. Il General Dorfling, esaminato il Campo del Turena, suggerì all’Elettore suo Padrone, l’occupare un monte a Cavaliere de’ Francesi. Di colà batterli, ed obbligarli a ritirarsi; nella qual congiuntura si poteva venire a battaglia. Il Turena, subodorato il tentativo, si ritirò più addentro la Lorena. L’Elettore voleva incalzarlo colla Cavalleria; e già aveva premesso due mila Cavalli sotto il General Gortz. Il Borneville si oppose coll’addurre, che le mosse de’ Cavalli per quelle Montagne erano infruttuose. Il Duca di Lorena fece una scorsa nel suo Paese, ove imprigionò, o disperse alcune centinaja di Nobili Francesi.

Perdute tante opportunità di ben fare, i Generali Tedeschi si accomodarono a ripartirsi ne’ quartieri d’Inverno. I Cesarei nella Suntgovia. Quelli di Brandeburg in Colmar, e nel Paese di Masmonaster: Gli altri di Luneburgo nelle terre tra Sulestat, e Argentina. Alcuni Imperiali passarono il Reno, e chiusero Brisac. Il Dunevald s’impossessò d’Huningen.

L’intempestivo consiglio, abbracciato dall’Oranges di abbandonare i Paesi bassi Spagnuoli per l’assedio di Grave, somministrò un’ottima risoluzione al Re Luigi, di spedire la maggior parte della Cavalleria stata in Fiandra con alquanti battaglioni di Fanti in augumento di possanza al Maresciallo di Turena in Alsazia. Otto mila Cavalli in cento Squadroni, la gente d’arme, milizie elettissime, con altri otto mila a piedi in Novembre si congiunsero nella Lorena a’ Francesi, che militavano colà. Il Turena li lasciò riposare per qualche settimana, affine di rimetterli da’ disagi sofferti, e molti di essi nel lungo viaggio. Sulla fine di Decembre mandò loro ordini segreti; affinchè per diverse strade tutti si raccogliessero sulle montagne tra l’Alsazia, e la Franca Contea nelle vicinanze di Betfort. Colà nascono, e cominciano a scorrere i varj fiumicelli, che compongono il fiume Ill, e traversano a lungo l’Alsazia. Divenuto superiore di Cavalleria il Turena, calò abbasso, per disloggiare gli Alemanni da’ quartieri, che occupavano tra le montagne, e il Reno. Il Duca di Borneville, tardi avvisato di queste mosse, più tardi applicò a’ convenevoli provvedimenti. In vece di raccogliere con prestezza, e con buona regola i reggimenti soggetti al primo assalto in un sol corpo: come anco ritirare da’ castelli deboli le