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Pagina:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu/240

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Dio, e nullo che per malizia perseguiti l’ordine tuo potrà lungamente vivere. Apresso, niuno molto reo nello Ordine tuo, il quale non coregga la sua vita, potrà molto perseverare nell’Ordine; e però non ti contristare se nella tua religione tu vedi alcuni frati non buoni, i quali non servano la regola come debbono, e non pensare però che questa Religione venga meno; imperò che sempre ve ne saranno molti e molti, i quali serveranno perfettamente la vita dello Vangelio di Cristo e la purità della regola; e que’ cotali immantanente dopo la vita corporale se n’andranno a vita eterna, sanza passare punto per purgatorio. Alquanti la serveranno meno perfettamente e quelli, innanzi ch’elli vadano a paradiso, saranno purgati in purgatorio; ma il tempo della purgazione loro ti sarà commessa da Dio. Ma di coloro che non servano punto della regola tua, non te curare, dice Iddio; però che non se ne cura elli. — E détte queste parole, l’angiolo si partí, e sancto Francesco rimase tutto confortato e consolato.

Appressandosi poi la festa dell’Assunzione della Donna, e sancto Francesco cerca opportunità di luogo piú solitario e segreto, nello quale elli possa piú solitario fare la quaresima di sancto Michele arcangiolo, la quale cominciava per la detta festa dell’Assunzione; ond’elli chiama frate Lione, e dicegli cosí: — Va et istà in sulla porta dello oratorio dello luogo de’ frati, e quando io ti