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Pagina:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu/289

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furono un poco al fuoco, elli gli trassono da parte a lavare loro i piedi, siccome insieme avieno composto; e lavando quello frate obbediente e divoto i piedi a quello frate piú antico e levandone il fango, però ch’erano molto fangosi, e raguarda e vide i piedi suoi segnati di Stimate; e subitamente per l’alegrezza et istupore abbracciandogli istretto, cominciò a gridare e dice: — O tu se’ Cristo o tu se’ sancto Francesco? — A questa voce et a questa parola levandosi su i frati ch’erano al fuoco, e’ traggono là a vedere con grande timore e reverenzia quelle groliose Istimate. Allora questo frate antico a’ lor prieghi permette ch’ellino chiaramente le veggano tocchino e bacino. Et ancóra piú maravilgliandosi ellino per l’alegrezza, elli disse loro: — Non dubitate e non temete, frati carissimi e figliuoli: io sono il vostro padre frate Francesco, il quale secondo la volontà di Dio fondai tre Ordini; e conciò sia cosa ch’io sia stato pregato, già è otto anni, da questo frate il quale mi lava i piedi, et oggi piú ferventemente che l’altre volte, ch’io gli riveli quelle parole segrete che mi disse il serafino quando mi diede le Stimate, le quali parole io non volli mai dire in vita mia, oggi per comandamento di Dio, per la sua perseveranza e per la sua pronta obbedienzia per la quale elli lasciò la sua dolcezza della orazione, io sono mandato da Dio a revelargli dinanzi a voi quello ch’egli adomanda. — Et allora, volgendosi sancto Francesco, inverso