Vai al contenuto

Pagina:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu/297

Da Wikisource.

— 279 —

in uno uomo, cioè in sancto Francesco poverello e mendico, per la cui vita e dottrina elli riducerebbe di tutto il mondo molti nella via della verità et a penitenzia. Ed ora, per mostrare al mondo che ciò elli avea fatto in sancto Francesco, à voluto che le Istimate della sua passione, le quali elli avea impresse nello suo corpo in vita sua, sieno ora vedute e toccate da molti nella morte sua. Similemente la Madre di Cristo promise di rinnovare la sua purità virginale e la sua umilità in una femmina, cioè in sancta Chiara, per tal modo che per lo suo essempro ella trarrebbe molte migliaia di femmine delle nostre mani. E cosí, per queste promesse Iddio padre mitigato, indugiò la sua definitiva sentenzia. — Allora messere Landolfo, volendo sapere di certo se lo dimonio, il quale è padre di bugia, in queste cose diceva la verità, et ispezialmente della morte di sancto Francesco, mandò uno suo fedele donzello ad Ascesi a Santa Maria delli Angioli, a sapere se sancto Francesco era vivo o morto. Il quale donzello giugnendo là certamente trovò e cosí tornando riferiva al suo signore, che appunto il di e l’ora che lo dimonio avea detto, sancto Francesco era passato di questa vita. A laude di Cristo. Ammen.