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Pagina:Anonimo - Matematiche Fascicolo primo, 1837.djvu/27

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ralmente disuguali; nel qual caso consiste l’Addizione propriamente detta.

2.° Quello in cui cotesti numeri siano pure quanti mai si vogliono, ma però tutti trà loro uguali; ed in questo caso l’Addizione prenderà il nome di Moltiplicazione.

3.° Quello, in cui, oltre all’essere uguali, siano anche precisamente tanti, quante unità semplici denota ognuno di essi; ed in questo l’Addizione o Moltiplicazione chiamerassi Elevazione a potenze.


CASO I.

Addizione propriamente detta


2. Per l’abitudine, che ho a riunire delle unità ad una per volta ad un numero già formato, io suppongo d’avere imparato a riunirvene per volta anche due, trè, quattro, ..., nove, ed a scuoprire il numero, che ne resulta; vale a dire, suppongo di sapere addizionare ad un numero d’una o più cifre un’altro numero d’una cifra sola.

Così, suppongo di sapere per es. che 7 e 3 sono 10, e 5 sono 15, e 7 sono 22, e 9 sono 31,.... Posto ciò

Si abbiano più numeri scritti con quante mai