Pagina:Anonimo - Matematiche Fascicolo terzo, 1839.djvu/25

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Del resto è facile persuadersi, che i numeri da tentarsi per divisori semplici non possono superare la radice del più gran quadrato contenuto nel respettivo dividendo, perchè se vi fosse un divisore più grande di cotesta radice, siccome il di lui quadrato, cioè il suo prodotto per se stesso, supererebbe il dividendo, bisognerebbe, che vi fosse anche un altro divisore più piccolo; ciò che non si suppone.

Quindi è che, se dopo aver tentati tutti i divisori semplici minori, od almeno non maggiori, della radice quadrata del corrispondente dividendo, non se ne fosse trovato alcuno divisore esatto di lui, sarebbe inutile proseguire il tentativo; e cotesto dividendo dovrebbe considerarsi come un fattor semplice.

11. Volendo, invece della riduzione al medesimo denominatore di più frazioni, far piuttosto quella al medesimo numeratore, è facile convincersi, che, come la prima si fà col moltiplicare i termini di ciascuna frazione pel prodotto de’ denominatori di tutte le altre, oppure pel quoziente esatto del numero il più piccolo possibile, capace di esser diviso esattamente pel denominatore respettivo, così si farà anche la seconda col moltiplicare i termini di ciascuna frazione pel prodotto dei numeratori di tutte le altre, oppure pel quoziente esatto del numero il