Vai al contenuto

Pagina:Antologia provenzale, Hoepli, 1911.djvu/244

Da Wikisource.
238 antologia poetica provenzale


2.

Sa fenèstro s’es barrado,
     Li rai se soun esvali;
     Sus la roso fresco e siavo
     Lou vènt-terrau a boufa,

Empourtant prefum e fueio
     Dins si nègri revoulun,
     E leissant que lis espino
     Sus lou pège à mita mori.

Lou fre jalo 11 mesoulo;
     L’oumbro de la niue fai póu;
     Lis espino soun crudèlo

Qu’ an ensaunousi moun cor,
     E moun cor de-longo sousco,
     Plourant soun bonur perdu.

(Armana pronvençau — A. 1902).


2.


La sua finestra è chiusa, i raggi sono spariti, sulla rosa fresca e soave ha soffiato il vento,

Trasportando profumi e foglie nei suoi neri vortici e lasciando solo le spine sotto i tronchi a metà morti.

Il freddo gela le midolle, l’umbra della notte fa paura, le spine sono crudeli

Chè hanno insanguinato il mio cuore, e il mio cuore a lungo sospira, piangendo la sua felicità perduta.