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Pagina:Antoniani - Educazione christiana dei figliuoli.djvu/139

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SECONDO. 53

et nelle vite de i santi, di grandissimi benefitii che Iddio ci fa per mezzo de gli angeli si riduca il fanciullo a riamar l’angelo suo, et a riverirlo, per modo tale, che quando è anco solo, et nascosto à gli occhi humani, habbia verecundia, et rispetto de la presenza dell’angelo suo custode.

Et per dar fine à questa materia, diciamo che oltra l’honore debito verso tutti i santi è anchor molto bene haverne alcuno in particulare divotione, et specialmente quello di cui il fanciullo porta il nome, che se la prudenza humana pur troppo ci insegna, à procurar mezzi idonei, per haver entratura nella gratia di alcun gran Prencipe, et meritamente honoriamo, et ci raccomandiamo a i suoi favoriti, molto più debbiamo far questo verso i santi, acciò ci introduchino à Dio, et ci riportino co’l favore, et con la gratia che ottengono appresso sua Maestà, l’effetto delle nostre petitioni.

Dell’honorar le reliquie de i santi. Cap. XXXVII.

Acciò meglio gli huomini intendessero, quanto sia grato, et accetto à Dio che i santi suoi siano da noi honorati in terra, iquali sua divina Maestà honora di gloria inestimabile in Cielo, si è compiaciuto Iddio illustrar sino à i sepolcri loro con miracoli stupendi, operando per le sacre ceneri de i fortissimi martiri, et altri santi, effetti maravigliosi, liberando oppressi da i demonii, risanando infermi, et suscitando anchora i morti. Perilche la Santa Chiesa illuminata da lo Spirito santo, in ogni tempo ci hà insegnato, à honorar le reliquie de i santi, et quei benedetti corpi, che sono stati vive membra di Christo, et tempio di Dio, i quali corpi saranno sucitati da Dio immortali, et gloriosi alla eterna vita. Appertiene adunque al debito della pietà christiana, honorar i sepolcri, et le memorie de i santi, et con affetto interiore, et con riverenza esteriore render loro quella veneratione che si conviene. Et per tanto il buon padre farà anchora in questa parte, l’offitio suo verso il figliuolo, facendolo capace, quanto siano degne di essere venerate quelle membra, che hanno patito tanto per amor di Christo, hora dal furore de i tiranni, hora per voluntà propria in digiuni, et macerationi della carne, et edificando la santa Chiesa con l’esempio, con la predicatione, et con la dottrina che ci hanno lasciato scritta, et con mille altre sante fatiche, acciò che da questi ragionamenti il giovanetto in un tempo medesimo si accenda di un generoso desiderio d’imitare le virtù de i santi, et acquisti un certo calore di divotione, la quale si eccita grandemente in noi, che per mezzo de i